Il Partito Pirata pretende dal Consiglio Federale misure immediate a tutela del nostro Paese.
Dopo le rivelazioni di Wikileaks sulla portata e la sofisticatezza di cyber-arsenale di intelligence degli Stati Uniti, il Consiglio federale e il Parlamento devono adottare misure immediate e concrete.
Non c’è più tempo da perdere.
Le autorità non possono consentire che la popolazione si trovi ad affrontare da sola una tale capacità offensiva e distruttiva. Credere che la Svizzera sia immune azioni di sabotaggio informatico, alla violazione della privacy, o anche alla raccolta di segreti commerciali rivela una profonda incoscienza.
Guillaume Saouli, co-presidente del Partito Pirata Svizzero dichiara: “Credere che dotare il Servizio delle attività informative della Confederazione (SIC) di un semplice sonaglio basti a difendere la Svizzera è decisamente rischioso”.
Il doppio ruolo del SIC non consente di costruire una chiara politica sulla sicurezza digitale. Infatti, se da un lato tende a copiare il suo fratello maggiore USA come parte delle missioni di cyber-spionaggio e di cyber-guerrilla, allo stesso tempo pretende di organizzare il sistema di protezione svizzero. Il SIC avrebbe forse rivelato il suo arsenale di armi informatiche per aiutare a proteggere il paese?
Guillaume Saouli aggiunge: “Il Consiglio federale deve fornire l’intero paese mezzi di difesa e protezione. E’ il momento di rimettersi al lavoro sui piani complessivi di difesa, e renderli 2.0. La Svizzera deve fare investimenti massicci per mettere in piedi velocemente politiche e azioni di sicurezza informatica aperte e trasparenti, unico vero modo per proteggere la popolazione in modo efficace”.
Da diversi anni Scuole di Alta Formazione e Università sono coinvolte nello sviluppo di strumenti di sicurezza informatica di punta. Queste tecnologie sono disponibili: bisogna solamente applicarle. Ora è il momento di investire i miliardi necessari per proteggere il nostro Paese.
Si tratta forse di un investimento a fondo perduto? Certamente no. Ad oggi, si tratta di un’esigenza che non si può rinviare assolutamente. Questa spesa creerà molti più posti di lavoro dello sfruttamento del nuovo modello di Caccia bombardiere e avrà un impatto diretto e reale sulla protezione dei dati personali e degli interessi svizzeri.
Il Partito Pirata Svizzero non consentirà che il Paese rimanga vittima di politiche d’attesa inutili del nostro Governo. Se non intende agire per proteggere la sfera digitale della propolazione, il PPS si occuperà di formare i cittadini a maneggiare gli strumenti tecnologici perché possano difendersi e proteggere da soli.