Prendiamo un articolo di cronaca locale (“Informatico finisce in Pretura per aver scaricato 9 filmati”, PDF: http://ppti.ch/Zed4WI) per aprire un discorso.
Parlando della rete è quasi impossibile non affrontare il tema della pornografia. Navigando, nonostante possiamo barricarci dietro filtri ed antivirus, capita comunque e frequentemente di incappare in immagini non troppo gradite a causa del contenuto violento o pornografico. Non è il massimo della vita ma è bene esserne a conoscenza.
Nella vita di tutti i giorni, quante volte capita di farsi fregare o di rimanere ingannati? Vivendo impariamo che dare fiducia alle persone va bene, ma sempre entro certi limiti. Chi non è mai stato tradito o ferito da una persona cara? Beh, ora immaginate la rete, se un vostro caro non ha avuto grosse difficoltà a ferirvi nonostante lo conoscevate e vi fidavate, figuratevi quali possono essere le potenzialità che si celano dietro all’anonimato di un nickname.
Scaricando film e musica con i sistemi P2P, in poche parole apriamo un canale, con una persona (o più) che non conosciamo, dove possiamo far transitare qualsiasi tipo di informazione digitale. Nello stesso modo in cui possono transitare film, musica o documentari, possono passare anche virus, cavalli di troia o contenuti indesiderati. Qualsiasi genitore con dei figli adolescenti sa bene che vietare di scaricare film o musica ha poco senso. Sulle tecnologie, i giovani ne sanno sempre una più di noi. Tra tutti i film che vostro figlio può aver scaricato, un qualcuno dove il titolo è fuorviante e il contenuto è indesiderato può capitare. Questo basterebbe per dire che vostro figlio è un pervertito o uno psicopatico?
In Svizzera, condividere file coperti da copyright o materiale pedopornografico è reato. Il problema è che con i programmi P2P, nel momento in cui si scarica un file, questo viene subito e automaticamente ricondiviso gia mentre lo scarichiamo. È possibile cancellarlo solo una volta completato il download e preso atto del contenuto. Si, penalmente è stato compiuto un reato, ma siamo sicuri che chi l’abbia fatto sia veramente un pedofilo? Siamo sicuri che le nostre leggi siano al passo con i tempi?
(k)